Questõesde UFPR sobre Outros Idiomas - Italiano

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Foram encontradas 8 questões
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UFPR 2011 - Outros Idiomas - Italiano

Il testo dice che:

A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
A
il barone Ricasoli è il più grande produttore di vini italiani.
B
i vini Chianti e il Brunello di Montalcino sono prodotti con la stessa uva del Barolo.
C
il Barolo è il vino più bevuto in Italia per questo è il simbolo della sua unità.
D
molti produttori italiani di vino hanno imitato la tecnica di fermentazione del Barolo.
E
il clima freddo del nord d’Italia è il responsabile per le qualità di struttura del Barolo.
2155057d-b2
UFPR 2011 - Outros Idiomas - Italiano

Dal testo il Barolo è un vino:

A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
A
conosciuto da almeno otto secoli.  
B
di cui non si conoscono le origini.
C
elaborato agli inizi dell’ ottocento. 
D
conosciuto solamente dai piemontesi. 
E
poco pregiato ma molto venduto. 
21511e04-b2
UFPR 2011 - Outros Idiomas - Italiano

Dal testo si può affermare che un buon equilíbrio psicofísico si ottiene mangiando:

A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
A
poco e spesso.
B
pesce e frutta.
C
carni e dolci.
D
variato e nutriente.
E
pane e formaggio.
21581c49-b2
UFPR 2011 - Outros Idiomas - Italiano

Leggi attentamente queste frasi:

1. Il Barolo è un vino prodotto da una vite francese.
2. Il Barolo può essere considerato il vino dell’Italia Unita.
3. Ricasoli e Cavour hanno fabbricato insime il Barolo.
4. Cavour era un grande enologo italiano.
5. Cavour è stato un personaggio importante per l’unità d’Italia.
6. Il Barolo è considerato il re dei vini italiani.

Scegli l’alternativa in cui le frasi siano corrette, secondo il texto:

A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
A
frasi 1, 2, 3, 5.
B
frasi 3, 4, 5.
C
frasi 1, 3, 4, 6.
D
frasi 2, 3, 4, 5, 6.
E
frasi 2, 5, 6.
215b0b39-b2
UFPR 2011 - Outros Idiomas - Italiano

Il testo dice che:

A questão refere-se ao texto a seguir.

Barolo “il re dei vini e il vino dei re”!

   Se ci fosse una classifica della “nobiltà” del vino, il Barolo per la sua classe, per la sua imponente struttura e per la sua importanza storica, potrebbe essere il Re!
   Il Barolo è un vino dal profumo intrigante e il gusto austero, deciso, piacevole e ci sono motivi per definire questo vino, che proviene dalle uve Nebbiolo,"simbolo dell'unità d'Italia”! 
    Il Nebbiolo è un vitigno originario del Piemonte, nel nord dell’Italia, conosciuto dal 1200. È sempre stato considerato un vitigno pregiato ma la sua trasformazione in Barolo è avvenuta nella prima metà dell’ 1800.
    A questo punto la storia del Barolo si intreccia com la storia dell’unificazione d’Italia e con la vita di uno dei suoi fautori, il conte Cavour.
     In questa epoca il giovane conte Camillo Benso di Cavour, si trasferì nel comune di Grinzane dove possedeva un castello e terreni. Nominato sindaco introdusse molte riforme agrarie ma quella che lo rese più noto, fu la scelta di rivoluzionare la tecnica di fermentazione del vino a base di Nebbiolo che fino a quel momento era un vino leggero, dolce e frizzante. Il motivo era che all’epoca di vendemmia, il clima era così freddo che la fermentazione del vino si bloccava e ricominciava a primavera. Cavour, con l’aiuto di un amico enologo, introdusse il moderno sistema di vinificazione in botti grandi, creando così un vino fermo e strutturato.
       Nel frattempo ci furono il Risorgimento e l’unificazione d’Italia ed ogni volta che arrivavano i piemontesi portavano il Barolo, facendolo conoscere su territorio nazionale. Altri personalità, legate alla produzione di vino, come il barone Ricasoli, furono ispirati e copiarono il modello e quindi nacquero il Chianti moderno, il Brunello di Montalcino ed altri vini che, prendendo ispirazione dal Barolo, fanno la storia dell’enologia, moderna, italiana.
(www.italiatavola.com) 
A
Cavour ha scoperto un nuovo vitigno nella sua proprietà di Grinzane. 
B
per festeggiare l’Unità d’Italia il Re e Cavour hanno fatto distribuire bottiglie di Barolo a tutti gli italiani. 
C
non sappiamo esattamente quando è nato il Barolo ma sicuramente è il vino più antico d’Italia. 
D
il Barolo è sempre stato il vino preferito del re d’Italia Vittorio Emanuele II. 
E
il Barolo è nato quando Cavour ha iniziato a fare fermentare il vino in botti grandi. 
214d7e4b-b2
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Secondo il testo:

A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
A
Um cibo può influenzare l’umore non solo per le sue sostanze ma anche per il sapore, odore e colore.
B
Qualsiasi alimento che contenga carboidrati ci aiuta a migliorare il nostro umore.
C
Gli alimenti chiari sono sempre del buon umore mentre quelli scuri possono provocare depressione.
D
Bisognerebbe sempre mangiare un dolce a fine pasto per aiutarci a vivere in allegria.
E
Siamo quello che mangiamo: se mangiamo colorato la nostra vita sarà piena di colore ed allegria.
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De accordo com il testo è corretto affermare:

A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
A
Ancor non si sono fatte ricerche sulle cause del buonumore.
B
L’allegria dipende anche da nutrienti che agiscono sul cervello e i centri nervosi.
C
Se siamo di cattivo umore vogliamo mangiare solamente cioccolata e dolci.
D
Spesso mangiare e bere troppo provoca cattivo umore e malessere.
E
Per essere di buon umore bisogna avere una buona digestione e fare attività fisiche.
2145ca2f-b2
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Leggete attentamente queste frasi:

1. Cibo e umore hanno un rapporto biunívoco.
2. Gli alimenti più grassi sono quelli meno favorevoli al buonumore.
3. Per evitare lo stress non si deve fare refezioni troppo lunghe.
4. I cibi che aumentano i livelli di serotonina e dopamina ci rendono più allegri.
5. Frutte, legumi e verdure sono presenti nelle ricette del buonumore.
6. Possiamo mangiare e bere di tutto ma sempre in compagnia.

Scegli l’ alterantiva in cui le frasi siano corrette, secondo il testo:

A questão refere-se ao texto a seguir.  

   Cibo e buonumore
   È capitato a tutti, sotto stress, di desiderare una fetta di torta, un pezzo di cioccolato o um piatto di spagetti. Esiste, infatti, una stretta corrispondenza tra alimenti ingeriti e umore. Ed è noto che l'emotività condiziona le scelte alimentari. Teorie più recenti indicano che, in realtà, la relazione è biunivoca: anche il cibo influenza il nostro umore. Ciò avviene perchè diversi principi nutritivi possono interagire sulla sintesi di alcuni neurotrasmettitori nel cervello e nelle terminazioni nervose. I cibi che aumentano i livelli di quei mediatori chimici che danno benessere al nostro organismo (e sono soprattutto la serotonina e la dopamina) possono essere definiti "alimenti del buonumore". 
   Quale potrebbe essere quindi un abbinamento ideale per incrementare la sintesi dei neuromediatori del benessere? Piatti unici come pasta e fagioli, riso e piselli, zuppe di legumi con il farro; oppure pasta con le zucchine o risotto con i funghi. Fra i secondi piatti possiamo scegliere una gustosa frittata con gli spinaci oppure due uova fritte con gli asparagi. Infine, come dolce, una macedonia di frutta di stagione con qualche mandorla e un cucchiaino di miele.
     Per concludere, un buon equilibrio psicofisico si raggiunge seguendo una dieta varia, non monotona, in cui siano presenti tutti i nutrienti essenziali. L'influenza di un alimento sul nostro umore non dipende solo dai nutrienti che apporta, ma anche dalle sensazioni che evoca in noi, dai ricordi che ci fa affiorare, dal piacere che ci deriva dal suo gusto o dal suo colore o dal suo profumo. Si può portare l'allegria in tavola consumando i pasti, sempre seduti, intorno ad un tavolo ben apparecchiato, con tovaglie colorate, piatti ben abbinati tra loro, preparati con cura.
(www.biospazio.com) 
A
frasi 3, 6.
B
frasi 3, 4, 5.
C
frasi 1, 4, 5.
D
frasi 1, 2, 3, 6.
E
frasi 1, 3, 5, 6.